L’adozione del Modello 231 negli studi medici rappresenta oggi una scelta strategica per prevenire rischi legali, migliorare l’organizzazione interna e rafforzare la reputazione professionale. Scopri perché anche le strutture sanitarie di piccole dimensioni dovrebbero dotarsi di un sistema di gestione conforme al D.Lgs. 231/2001.
Perché anche uno studio medico dovrebbe adottare il Modello 231
Negli ultimi anni si è registrata una crescente attenzione da parte delle strutture sanitarie, pubbliche e private, verso l’adozione di sistemi di gestione del rischio e controllo interno.
Tra questi, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 si sta affermando come uno degli strumenti più efficaci per tutelare gli studi medici dalle responsabilità legali derivanti da reati commessi nell’ambito dell’attività professionale.
Sebbene il D.Lgs. 231/2001 sia nato in ambito aziendale, oggi anche studi medici, poliambulatori e cliniche private possono trarre benefici concreti dalla sua adozione — in termini sia di prevenzione dei reati, sia di efficienza interna e immagine professionale.
Cos’è il D.Lgs. 231/2001 e cosa prevede
Il Decreto Legislativo 231/2001 ha introdotto in Italia il principio di responsabilità amministrativa degli enti per determinati reati commessi da:
- Soggetti apicali (es. titolari, amministratori, dirigenti);
- Soggetti sottoposti alla direzione e vigilanza (es. dipendenti, collaboratori, consulenti).
I reati 231 rilevanti in ambito sanitario
Nel contesto sanitario, i reati previsti che possono comportare responsabilità per lo studio sono numerosi. Tra i principali:
- Reati contro la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25)
- Trattamento illecito dei dati e reati informatici (art. 24-bis)
- Reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-septies)
- Riciclaggio e autoriciclaggio (art. 25-octies)
- Lesioni personali gravi o omicidio colposo per violazioni sulla sicurezza
- Frodi, corruzione, responsabilità ambientale e reati privacy
Un’organizzazione sanitaria risponde penalmente se non ha adottato modelli organizzativi idonei a prevenire tali reati. Al contrario, l’adozione di un Modello 231 efficace può escludere la responsabilità.
I 5 principali vantaggi del Modello 231 per uno studio medico
1. Prevenzione dei rischi legali e reputazionali
Uno studio medico, anche di piccole dimensioni, è esposto a rischi specifici, tra cui:
- Trattamento non conforme dei dati sanitari
- Fatturazioni irregolari
- Inosservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro
- Conflitti d’interesse e rapporti illeciti con la Pubblica Amministrazione
Il Modello 231 permette di mappare i rischi, definire procedure preventive e dimostrare l’impegno dell’ente nella prevenzione dei reati.
2. Tutela legale del titolare o dei soci
Senza un Modello 231, anche in caso di reati commessi da terzi (es. un collaboratore), lo studio e il titolare possono essere coinvolti. Con un modello 231 efficacemente implementato, è possibile dimostrare l’estraneità dell’organizzazione, ottenendo l’esonero dalla responsabilità.
3. Miglioramento dell’organizzazione interna
Il processo di adozione del Modello 231 porta con sé:
- Chiarezza nei ruoli e nelle responsabilità
- Formalizzazione di procedure e controlli
- Maggiore efficienza e riduzione degli errori
- Integrazione con sistemi esistenti (es. GDPR, protocolli clinici, sicurezza)
Tutto questo si traduce in un ambiente organizzato, trasparente e tracciabile.
4. Rafforzamento dell’immagine e della reputazione
Adottare un Modello 231 è oggi un fattore distintivo:
- Dimostra impegno su legalità e compliance
- Rafforza la fiducia di pazienti e stakeholder
- Aumenta la credibilità in caso di ispezioni, accreditamenti, bandi o convenzioni
5. Requisito crescente nel settore sanitario
Sempre più enti pubblici e privati richiedono Modelli 231 o sistemi di compliance per avviare collaborazioni, accreditamenti o forniture. Disporre già del modello consente accesso immediato a opportunità senza necessità di adeguamenti last-minute.
Come si struttura un Modello 231 per studi medici
L’adozione del Modello 231 non è standard: deve essere personalizzata sulla base delle caratteristiche dello studio. I passaggi chiave sono:
- Mappatura dei rischi specifici
Analisi dei reati applicabili e delle aree critiche dell’organizzazione sanitaria.
- Definizione di protocolli e procedure
Procedure operative per prevenire i reati rilevanti (fatturazione, dati, sicurezza, ecc.).
- Codice etico
Documento che stabilisce i principi e i valori condivisi, da diffondere a tutto il personale.
- Nomina dell’Organismo di Vigilanza (OdV)
Anche in forma monocratica per strutture minori. Ha il compito di:
- Monitorare l’attuazione del Modello
- Proporre aggiornamenti
- Formalizzare le attività svolte
Formazione e sensibilizzazione
È fondamentale formare dipendenti e collaboratori sui contenuti e sugli obblighi del Modello 231, affinché la prevenzione sia effettiva.
Anche uno studio medico di piccole dimensioni può trarre notevoli vantaggi dall’adozione del Modello 231, non solo per prevenire sanzioni, ma anche per migliorare i processi interni e l’immagine sul mercato. Nel contesto attuale, in cui la compliance è sempre più valorizzata anche nel settore sanitario, il Modello 231 non è più solo per le grandi aziende, ma uno strumento di gestione moderna e sostenibile della struttura sanitaria.